Cose personali in una giornata invernale.
Ci risiamo. Anche oggi sarà una giornata uggiosa, senza grandi cose da fare.
Sta di nuovo nevicando, vorticosamente. Attacca non attacca… vedremo.
Ho un libretto improbabile da leggere, una lettera da scrivere ad una amica… Sì, ammetto di scrivere ancora lettere a mano, con carta e penna.
Sono jurassica, ma volete mettere rileggere quei fogli sgualciti e crocchianti, ripiegati in una busta dai colori pastello?
Certo non lo faccio sempre. Capita ogni tanto di cadere in questa reminescenza, dai tempi lunghissimi. Perché spedire una lettera oggi come oggi, significa aspettare almeno 10 giorni prima che arrivi a destinazione, ancora un pò poi, perché il destinatario la legga ed elabori, se ne ha voglia, una risposta.
Tempi dilatati, impensabili per i nostri giorni.
Eppure è sempre una piccola emozione trovare nella cassetta della posta, qualcosa di tuo, personale, scritto veramente solo per te…
Le amicizie si consolidano con questo flusso di epistole… sono meno effimere, più riflessive.
Anche se poi, al momento giusto c’è whatsapp, che riequilibra tutto e azzera il momento. Foto e pensieri parlati, non solo parole scritte. La tecnologia ormai è indispensabile.
Mentre scrivo la neve continua a cadere.
La giornata rimarrà grigia, ma colorerò il senso delle mie parole, che sceglierò per raccontare alla mia cara amica, questa strana, nuova esperienza, di scrivere un blog. Ci faremo (mi sembra di sentirla) un sacco di risate insieme e non vedo l’ora di leggere quello che lei mi riscriverà.
Quanto è importante ridere ogni giorno di qualcosa. Se non trovo altro, mi accontento e rido di me stessa. Sono veramente spassosa quando la mattina guardandomi arruffata allo specchio, mi chiedo: di cosa posso parlare oggi??