E il nero arrivò alle porte del buio.

E il nero arrivò alle porte del buio.

Sto accartocciando il dolore, stritolandolo in un foglio di carta. Era la lettera che ti stavo scrivendo, quella che non leggerai mai.

Ognuno ha i suoi dolori, e cura la sua mente affinché non sia travolta dal nero profondo dell’inedia…oppure sprofonda in un liquido denso, oleoso e maleodorante, che ti avvolge e soffoca inesorabilmente.

Il nostro tè scozzese aspetterà un nuovo karma, ma io lo so che ci rincontreremo, forse al momento in cui ci siamo lasciate, piene di progetti e buone intenzioni, per 2 vite diverse, all’apparenza cosi difformi, ma sempre 2 mondi affini nei sentimenti…

Lo so che ci riconosceremo, anche se foglie al vento.

Intuiremo chi siamo state l’una per l’altra e intrecceremo nuovi legami.

Ti ho persa in un sogno, con un mare oscuro e una luna fioca velata da nuvole ancora più nere. Ho gridato il tuo nome, ma non mi hai risposto…eppure eri lì un attimo prima, abbiamo sbarrato insieme, le porte al mostro, ma lui ti ha trovata. Non dimenticherò mai l’angoscia di averti perduta. Per sempre.

Ed oggi due mesi senza di te. Perdona queste lacrime.