Scrivere sulla campagna.

Scrivere sulla campagna.

A molti riuscirà facile scrivere ogni giorno, a me invece, risulta un pò ostico, specialmente quando mi alzo col piede sbagliato.

Cercate di seguirmi…

La campagna offre scorci meravigliosi, giornate serafiche ed idilliache…Ma spesso, molto spesso, ti ricorda l’altra sua faccia : quella ostile. Dove devi accettare quello che è la natura : inesorabile in ogni sua forma.

Perfetto il canto dell’usignolo e perfino quello del merlo. Magico il colore del tramonto. Emozionante il germoglio che si affaccia alla primavera. Fantastico il vitellino che saltella nell’erba…

Però se chiedi ad un contadino, lui ti parlerà anche di certi giorni, dove è indescrivibile il senso di inadeguatezza e di sconforto. Perché certi giorni, non c’è soluzione, se non sottostare a quello che non puoi cambiare o fermare.

Giorni e giorni di lavoro buttati al vento, da accettare con rassegnazione, ma senza mai smettere di sperare…

Non c’è posto in campagna, per chi non sa sopportare le avversità. Siano esse dovute a un clima crudele o peggio, siano state le conseguenze dei tuoi errori e della tua inesperienza…

BASTA! Non c’è posto o tempo per chi non si affretta a tirare su la testa e ricominciare.

Conoscere l’essenza della campagna aiuta a crescere e fortificare ogni persona. Il connubio con la natura, per noi esseri umani, non può che arricchirci e aprirci ad un’ esistenza più completa e consapevole.

Cullando il pensiero della primavera imminente, cercherò di far tesoro anche dei miei giorni cupi.