Topo di campagna.
Incontrarsi con un topo, qui in campagna è piuttosto frequente.
In fondo questo è il loro habitat ideale: campi incolti, ciliegi e qualche nocciolo, frumentoni selvatici e non dimentichiamoci, le stalle vicine, con i loro anfratti caldi e qualche granaglia dimenticata a terra, posti perfetti per custodire la scorta invernale…
Adesso però è primavera, le scorte sono finite e tutto si risveglia. Così anche il topino cerca casa…una nuova casa, per mettere su famiglia. Ma il piccolino, ha fatto l’errore, quello di pensare, che potevamo coabitare…
Sbagliato. Non c’è la minima possibilità per noi, di abitare insieme. Con rammarico ( perché sei un esserino così piccino!) studio una vile trappola…
Spero tu sia abbastanza inesperto per farti catturare, senza danni.
La caccia è cominciata. Ti ho messo un pezzo di biscotto con crema alla nocciola… Lo so che ormai il formaggio anche da voi è passato di moda… Il cibo spazzatura, tanto amato da noi umani, ormai è anche il vostro cibo preferito.
Del pezzo di formaggio, ormai sospettate. Informazioni genetiche di anni e anni, vi hanno reso indenni al profumo di formaggio, ma cedete volentieri alla cioccolata, a quel dolce unto che vi chiama da lontano.
Sono immobile, ti sto aspettando. So che arriverai, non sai resistere.
Zac! La scatolina si è chiusa, sei in trappola !!
Piccino, minuscolo, spaventato.
Lascerai famiglia? Non sò… adesso io ti devo portare lontano.
Spero tu abbia un’altra possibilità. Ti porto su vicino ai cavalli, fra i covoni di fieno, dove ti ho messo qualche noce e il resto del biscotto traditore, così, tanto per ricominciare.
Non tornare a trovarmi, non è posto per te casa mia. Non ho tutti i giorni la stessa pazienza.
Mi raccomando, stai attento alla poiana e al biancone, ai serponi che si stanno risvegliando, alla volpe e alla gatta che si aggirano da queste parti…
Fai la tua vita o la loro. Addio.